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Ansel Adams

Ansel Adams

Ansel Adams nato a San Francisco il 20 febbraio 1902 da una famiglia di imprenditori di successo che si occupavano di assicurazioni e di prodotti chimici.

Non amò mai gli studi. All'età di quattordici anni in occasione di un viaggio con la famiglia allo Yosemite National Park gli venne regalata la prima macchina fotografia, una Kodak Brownie.

Da quel momento in avanti la passione per la natura sarà sempre accompagnata dalla passione per la fotografia.

Ansel Adams dedicò infatti molta attenzione all'interpretazione della natura la quale nelle sue fotografie sovrasta l’uomo come se fosse un ente divino. Fu un difensore delle bellezze naturali, amante della montagna e della solitudine.

Universalmente noto come un maestro del bianco e nero e della resa della scala dei grigi.

Ansel Adams fu un sostenitore della necessità della combinazione della tecnica e della creatività in fotografia. A tal proposito il fotografo inventò il "Sistema zonale" e fondò il "Gruppo f/24".

Il Sistema zonale è una supposizione tecnica finalizzata alla controllata trascrizione in bianco e nero della realtà.

È alla fine degli anni ’20 che Adams conobbe, grazie a Paul Strand, i principi della straight photography di cui, abbandonato il pittorialismo, divenne uno dei maggiori esponenti. Tali principi, centrati sulla purezza e sull'autonomia della fotografia quale linguaggio espressivo furono anche alla base dell'attività del gruppo f/24.

Il Gruppo f/64 prese l’avvio nel 1932 grazie al sodalizio che si formò con il fotografo Edward Weston. L’apparecchio venne considerato lo strumento sommo per rendere il visibile grazie alla sua massima capacità di nitidezza.

Il nome del gruppo rappresenta anche il suo manifesto perché i fotografi utilizzarono la minima apertura di diaframma per ottenere la massima profondità di campo e per assicurarsi il massimo di nitidezza dell’immagine sia in primo piano sia a distanza. Il gruppo riconobbe allo strumento meccanico la superiorità. Gli appartenenti a questo gruppo ritennero la natura sovrana ed essa andò al di là dell’umano sovrastandolo.

Fecero parte di questo gruppo Ansel Adams, Imogen Cunningham, Willard Van Dyke, Dorothea Lange.

I fotografi, appartenenti al gruppo, formularono la loro estetica: “Qualsiasi fotografia non perfettamente a fuoco in ogni particolare, non stampata a contatto su carta brillante nei toni bianco e nero, non montata su cartoncino bianco, e che tradisca manipolazioni o la fuga dalla realtà nella scelta del soggetto è impura”1.

1: B. Newhall, Storia della fotografia, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1984, Pag 262


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